Return to marzo 2010 – Programma

Programma SEL: Lazio

Questo è il programma che contraddistingue tutti i candidati SEL – Lazio.

TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, LEGALITA’, LOTTA AL MALAFFARE E ALLE MAFIE

La trasparenza è il presupposto della partecipazione e della legalità. ll Lazio ha maturato una sua esperienza forte sul terreno della partecipazione alle scelte di bilancio. Essa serve ad avvicinare governanti e governati, a rompere il circolo vizioso della corruzione. Il malaffare deve essere estirpato. Va perseguita la strada di una regia unica nella selezione dei fornitori che favorisca risparmi di spesa e qualità nei controlli. La partecipazione e la trasparenza sono i nemici primari delle mafie. Il sud del Lazio – vedi il caso di Fondi – è infiltrato da organizzazioni criminali particolarmente invadenti e violente. Il lavoro già fatto sulla confisca dei beni ai mafiosi deve continuare con ancora più vigore. Alle mafie va tolto l’ossigeno. L’impegno per la legalità deve essere svolto insieme dalle istituzioni, dalle associazioni, dalle scuole, dalle università. E’ una sfida durissima. La sfida per la legalità e per la partecipazione è la vera sfida che oggi Sinistra Ecologia e Libertà vuole vincere.

UNA ECONOMIA VERDE E PULITA: NO SECCO AL NUCLEARE

La società laziale è segnata dalla drammatica crisi che ha colpito l’economia mondiale. Ancora più drammatica rischia di essere la crisi ambientale del pianeta. Occupazione e ambiente possono divenire anche due formidabili opportunità, se si è in grado di orientarli verso un modello di sviluppo ecologicamente compatibile. C’è bisogno di un Piano straordinario di incentivi volti a ridurre la dipendenza dai trasporti privati, a favorire la riconversione ecologica ed energetica per edifici pubblici e privati, a sostenere la crescita della produzione energetica da fonti rinnovabili e pulite, con l’obiettivo di giungere nel 2015 alla produzione di 2,5GW. Così potremo raggiungere ben 15.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi 5 anni nell’economia verde. La regione Lazio, così come tutta l’Italia, deve dire non al nucleare. Va sostenuta ulteriormente l’altra economia dando spazio alle buone pratiche che la società civile ha messo in campo in questi anni nonché favorite pratiche di microcredito per piccoli imprenditori in difficoltà; persone che vogliono avviare un’attività lavorativa; famiglie normali strette dalla crisi economica e indebitate; studenti e lavoratori atipici; a donne, immigrati, detenuti ed ex-detenuti.

ACQUA PUBBLICA, BENI COMUNI E RIFIUTI ZERO

L’aria, l’acqua, il paesaggio, la conoscenza sono risorse al cui accesso non può essere imposta alcuna restrizione e la cui logica di fruizione ed utilizzo non può essere determinata dalle sole regole ed interessi del mercato. Questi beni comuni devono rimanere ancorati alla gestione pubblica. L’acqua che beviamo e che utilizziamo nelle nostre case è un bene comune. Sinistra Ecologia e Libertà si impegna nella prossima legislatura a modificare lo Statuto Regionale introducendo il concetto di “acqua bene pubblico” e di servizio idrico privo di rilevanza economica, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico. Sui rifiuti le parole chiave sono: risparmio, riuso, riciclo. No ai termovalorizzatori, si alla raccolta differenziata porta a porta.

REDDITO GARANTITO, LAVORO SICURO E WELFARE UNIVERSALE

La Regione Lazio è la prima in Italia ad aver istituito il reddito minimo sociale, garantendo a disoccupati e precari tra i 30 e i 44 anni un reddito di 580 euro al mese. Lo stanziamento di 135 milioni di euro nel triennio 2009-2011 deve essere ulteriormente rafforzato. Deve essere organizzata una task force per garantire sicurezza sul lavoro per italiani e migranti. Il welfare deve essere universale, non sono ammissibili discriminazioni. Va abrogata la legge omofoba della destra sulla famiglia e garantiti i diritti civili ai singoli e alle coppie a prescindere dai loro orientamenti sessuali.

SANITA’ PUBBLICA E EFFICIENTE

Bisogna costruire una sanità che aiuti a vivere. Va abolito il ticket per le fasce sociali meno abbienti. Vanno interrotti gli affari di privati senza scrupoli riducendo l’incidenza della spesa sanitaria privata così come si è iniziato a fare negli ultimi anni. La sanità privata toglie risorse al pubblico senza offrire prestazioni di eccellenza. Vanno assunti i precari e ridotti i tempi di prenotazione delle prestazioni. Vanno eliminate le esternalizzazioni dei servizi di pulizia ed infermieristico. Va contrastata ogni logica e claque baronale nella gestione dei Policlinici e delle altre strutture ospedaliere.

» Programma (versione stampabile)

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