Come è iniziata questa storia, con Sinistra Ecologia Libertà
Vivo a Roma solamente dall’ottobre 2007 e quindi è lecito chiedersi cosa possa offrire di mio a questo partito e a questa regione nel caso (pur possibile) in cui venga eletto. Io offro ciò in cui credo di più: un metodo di lavoro, la costruzione di un percorso materiale e ideale necessariamente condiviso, il rispetto per le competenze altrui, l’idea che la rappresentanza abbia senso solo quando nasce e si rafforza nella pratica sociale, in una tensione alla organizzazione di chi è oggi privato del potere di decidere della propria vita. In una parola, la pratica dell’ideale di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Nei movimenti sin da quando avevo 14 anni, fino a pochi anni fa non avrei mai pensato di aderire formalmente ad un partito politico: i partiti per me rappresentavano un interlocutore importante e un bersaglio quasi obbligato di critica (anche benevola… a volte!), il simbolo di una forma di potere che, nel bene o nel male, è parte integrante dello Stato.
Il mondo cambia. Più miseramente, l’Italia riesce a precedere spesso nel peggio tutti gli altri, accelerando la distruzione sociale, democratica, ambientale e civile. Il primo decennio del XXI secolo è servito ad insegnare (quanto meno a me) che senza sponda istituzionale, movimenti e associazioni culturali perdono quasi tutta la propria capacità di essere forza di analisi e trasformazione nella società.
Senza interlocutori, si resta senza ossigeno e alla lunga si muore di asfissia: i movimenti nascono, montano contando sulle proprie energie e poi irrimediabilmente si sgonfiano senza lasciare traccia. Energie, idee, riflessioni, analisi, critiche e soprattutto, alternative, soluzioni, principi, concetti, pratiche sociali reali e funzionanti. Tutto diventa volatile e si disperde nel nulla anche a causa della disgregazione istituzionale dei partiti, in quel crescendo che ha portato all’esclusione dal Parlamento nel 2008.
L’Onda e il Popolo Viola sono gli ultimi esempi di questo decennio. Il primo invece, il movimento dei forum sociali, che ha raggiunto uno dei suoi apici a Genova, contro il G8, nel luglio 2001 (le fotografie in questo articolo le ho scattate il 21 luglio), è la cicatrice indelebile che condivido con tutti coloro che vi hanno partecipato.
In me è quindi cresciuto sempre più forte il bisogno materiale di partecipare e magari contribuire, con tutte le mie forze, alla ricostruzione. Il problema era: da dove iniziare?
Non avevo dimenticato quando nel febbraio 2005 Nichi Vendola aveva deciso di tenere gli unici due incontri esterni alla regione Puglia nelle città di Bologna e a Siena, dove vivono centinaia gli studenti fuori sede Pugliesi. Io ero tra questi studenti migranti, a Siena: a posteriori, oggi credo che quello sia stato l’inizio della mia svolta istituzionale.
Dopo la laurea ed un master di ricerca ad Edimburgo, a fine 2007 mi trasferisco di nuovo, arrivando a Roma per cogliere una opportunità di tirocinio nell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, CNR. Qui seguo ancora da esterno la batosta elettorale della Sinistra Arcobaleno nell’aprile del 2008 e poi la pulsione alla frammentazione interna a Rifondazione Comunista, deprimente tunnel nel quale è difficile vedere una luce.
Poi la prima boccata di ossigeno: l’aggregazione dei vari movimenti che dichiaravano separatamente di voler riunire la sinistra, la nascita di Sinistra e Libertà, basata sulla ricerca di una nuova sintesi ideale e di pratiche che però conservino i valori centrali della sinistra: la spinta all’eguaglianza e alla solidarietà. Così, dopo la delusione delle europee, con la truffa dello sbarramento, a Settembre 2009 arrivo a Bagnoli, partecipo al volo alla sottoscrizione e mi metto a caccia di una sezione o circolo per capire come poter contribuire.
Circa un mese dopo, ho la possibilità di partecipare ad una riunione di Unire la Sinistra, uno dei gruppi fondatori di SEL. Qui, a fine riunione, scambio qualche parola con Marco Furfaro, successivamente diventato coordinatore nazionale e vittima designata per le mie proposte, progetti e idee varie. Negli stessi giorni, mi iscrivo nel circolo di Sinistra Ecologia Libertà del VI municipio, dove sto spostando la residenza, e a breve distanza mi viene data la possibilità di partecipare al comitato per il programma in qualità di ricercatore del CNR. L’ambiente è di quelli informali ed in breve riesco a proporre una serie di contributi ed emendamenti mirati sui punti dedicati a informazione, scuola, università e ricerca (aiutato come sempre da un instancabile gruppo di diversi compagni e compagne).
Ecco il documento finale, approvato nell’assemblea nazionale del 20 dicembre 2009.
Sempre a dicembre, accetto la proposta di entrare nel listino dei delegati provinciali del Lazio, metodo ampiamente contestato al momento della elezione: un compagno, un ricercatore precario come me, prenderà la parola dichiarando che (vado a memoria) “nella lista unica presentata ci sono solo esponenti delle vecchie componenti politiche, non sono rappresentati i giovani, i precari, il mondo dell’università che unico è riuscito a mobilitarsi un anno fa contro il governo Berlusconi”.
Ho avuto modo di scambiare con lui due parole a fine assemblea: ci tenevo a dirgli che almeno in parte si stava sbagliando. Non che sia favorevole al metodo del listino, ma di sicuro non sono ascrivibile ad una delle vecchie componenti e mi sento di rappresentare i precari anche dell’università, se non i giovani (a 31 anni). Né la mia era ,per la verità, una eccezione.
Come sempre la realtà è fatta di luci e ombre.
Il 19 dicembre, a fine assemblea nazionale a Roma, partecipo al gruppo di lavoro dedicato all’informazione e alla comunicazione, moderato da Giuliana Sgrena, quindi mi viene naturale, superato il periodo di Natale, offrire la mia collaborazione alla redazione del sito nazionale, prima proponendo l’organizzazione del brainstorming sul sito a gennaio e poi per quelle che sono le mie competenze, aiutando dove possibile e proponendo progetti con tecniche mutuate dai sistemi di valutazione scientifica, come il concorso di idee per il nuovo portale.
Oggi, 25 febbraio 2010, 5 anni dopo l’incontro/comizio di Nichi a Siena, è stata ufficializzata la mia candidatura nelle liste di SEL per il Lazio.
Tecnicamente si chiama candidatura di servizio: troppo interessante per non accettare.
Quale sarà il seguito di questa storia, lo scriverò il 29 marzo, in serata.
[NdA ecco qui, come promesso, la mia impressione su come è andata questa avventura LINK]
Un abbraccio a tutti,
Vincenzo Fiore
Contatti:
mailto: vincenzo.g.fiore (at) gmail.com