Pubblico qui parte di un carteggio (le mie risposte) che ho avuto con alcuni colleghi l’estate scorsa, sotto elezioni europee.
Questa mail è stata scritta per risppondere a chi avevo ipotizzato la necessità di abbandonare il concetto di politica come rapporto tra forze divergenti.
Considerando che si tratta di una semplificazione -pur efficace- di un pensiero estremamente complesso che non dovrebbe lasciare da parte almeno il concetto di potere egemonico, nella mia esperienza personale mi sentirei di aggiungere a questa visione solo dei correttivi, in modo che non si venga a costruire una genealogia della politica (parafrasando Nietzsche, che fa sempre bella impressione). Il punto è che spesso a questioni regolate da grandi interessi, si aggiungono dei molto meno comprensibili e controllabili piccoli interessi personali. Più gli irrinunciabili errori umani ed una certa dose di caso. Per tornare all’esempio del punto 1: perché Veltroni ha ripescato Berlusconi dal suo predellino e lo ha riportato alla vita politica? Perché in precedenza D’Alema se lo era caricato nella bicamerale offrendo in cambio la cancellazione della legge sul conflitto di interessi? In ambo i casi è stata avvantaggiata la parte avversa apparentemente in difficoltà, senza ottenere nulla in cambio. Probabilmente ci sono anche questioni storicamente rilevanti dietro queste scelte (forze e interessi in gioco), ma bisogna anche ammettere che si tratta di persone che hanno semplicemente sbagliato i loro calcoli e non hanno conseguito il risultato da loro sperato (magari dovrebbero fare quindi un altro mestiere, ma anche questo è un altro discorso).
Correttivi a parte, quando si dice che la politica non andrebbe letta con la chiave dei rapporti di forza, sarebbe anche utile dare una alternativa. Se non grazie ai rapporti di forza, come? Al momento, per quanto mi risulta, non se ne trova una che sia altrettanto potente come forza esplicativa e predittiva: personalmente non mollerò questo paradigma finché non ne vedrò uno più efficace. Se c’è, illuminatemi.
(NB il fatto che una buona teoria possa essere male utilizzata, non è solitamente un argomento efficace per liberarsi della teoria, no?)
V.